"Quando si lavora per piacere agli altri si può non raggiungere lo scopo ma le cose che si compiono per far piacere a noi stessi hanno sempre la probabilità di interessare qualcuno."
Marcel Proust

La scrittura dei poeti e dei narratori è preziosa all´Arte.
Il testo che Goffredo Parise dedicò a Luigi Ontani nel libro Facciapule, Torino 1983, è aderente alla pelle dell´Artista quanto uno dei suoi più autentici travestimenti. Un ritratto letterario che ne approfondisce l´anima svelando l´essenza di un´arte dissacrante e rivelatrice dell´inconsistenza dei concetti.

"Non si sa a chi venda i suoi manufatti Luigi Ontani, talvolta ha messo in vendita la fluente apparizione di se stesso, per la più parte delle volte nudo e crocifisso, in fulminee e fantasmatiche souplesses. Una natura grossolana lo definirebbe una apparizione carnevalesca tout court e sbaglierebbe perchè egli, pur non essendo l´incarnazione del diavolo, a tanto vorrebbe spingersi la sua natura di artista. Incasellato tra i pittori cosiddetti ´concettuali´, per mancanza di tela e di colori, l´astruso aggettivo a mio avviso non gli compete. È più una vampa azzurrognola di alchimista, una lamia, un feu follet, quanto cioè rimane di veramente autentico della lunga, prosaica e dubbia teoria della morte dell´arte. È dunque, a suo modo, dentro la storia della pittura, in questo senso, anche se di pittore in senso stretto non ha quasi nulla se non una immaginazione, anzi uno spirito colorifico molto rilevante se non altro nei suoi vestiti. In qualche modo è una presenza necessaria alla nostra vita, alla mia vita. Più di ogni altro artista cosiddetto figurativo egli impersona quanto di soggettivo (essendo lui l´oggetto) esiste nella percezione artistica, in quel flair, in quell´attimo in cui l´arte appare in qualsivoglia forma. Che egli sia di certo un artista posso affermarlo con sicurezza dall´osservazione del suo maniacale ordine-disordine. Ordine di fattura dei suoi congegni barocco-stilistici, ordine microscopico, e disordine schizzoide nelle convenzioni: prima l´arte figurativa, di cui pure qualcosa, un flatus rappresenta."

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