"Quando si lavora per piacere agli altri si può non raggiungere lo scopo ma le cose che si compiono per far piacere a noi stessi hanno sempre la probabilità di interessare qualcuno."
Marcel Proust

'77 quattro atti in bianco e nero
      una mostra e una testimonianza

      fotografie di Romano Martinis

  
      
       venerdì 14 luglio 2017
       ore 18:30
       conversazione con Egidio Fedele

12 marzo  1977 a Roma. Gli arrestati
20 marzo  1977 a Montalto di Castro. La Festa della vita.
12 maggio 1977 a Roma. Giorgiana Masi aveva diciotto anni.
     giugno  1977 a Roma. Corteo.

  

«Romano Martinis incarna la lealtà fotografica, non c'è persona che più di lui si accanisca a portare avanti la sua ricerca umanistica attraverso l'impegno personale nel rispetto dell'altro.  La sua cura nella restituzione del reale è sempre esemplare e va di pari passo con il suo tranquillo coraggio. Sa affrontare anche circostanze brutali senza allontanarsi dalla sua calma e dalla sua coscienza. È un vero cittadino del mondo, attento e fraterno, che porta la sua testimonianza con cuore e precisione. È una costante necessaria ed efficace che l'onora e a lui va la mia grandissima ammirazione. Sono convinto che tutti quelli che vedranno le sue immagini condivideranno queste mie idee». Charles Henry Favrod



Romano Martinis è nato a Udine nel 1941. E' fotografo freelance dal 1968 e docente di fotografia dal 1974,
 dapprima all'American Forum School di Roma, poi all'Istituto Europeo di design e all'Accademia Italiana di Costume e Moda. Socio fondatore dell'Agenzia Document for Press e dell'Agenzia fotogiornalistica Nadar, dal 1995 è fotografo per Lettera 22 Agenzia Giornalistica (Diario, Manifesto, Carta, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.). Ha compiuto molti
 viaggi in Afghanistan, nelle zone di conflitto di Herat, Shindand, Farah, Bakwa, Bala-Murghab. 

Numerose le sue mostre personali (Udine 1972, Roma 1975, Salemi 1984, Bogota 1994,
 Copenhagen 1995, Genova 1995, Padova 1997, Roma 1998, Torino-Salerno 1999, Roma
2001, Arezzo 2002, Poznam 2003, Tirana 2003, Gorizia 2005, Udine 2008, Berlino 2009,
 Bucarest 2010, Firenze 2011, Trieste 2011) e le partecipazioni a collettive di rilievo (Milano,
Praga, Los Angeles, Managua, Trieste, Torino, Lubiana, Firenze).

 Ha pubblicato diversi portfolio e volumi tra i quali si segnalano Il Gesto Generale, con 
prefazione di G. Bartolucci (1978), La resistenza eritrea, con prefazione di L. Basso (1978), 
Cricot 2 (1982), Tor Viscosa (1988), Tadeuzs Kantor: Crikot 2, con prefazione di C. Henri
 Favrod e A. Perilli (2000), Il tempo congelato, con prefazione di A. Scarpellini (2002), Ojective:
People's World (2003), Amicizia (2008).